Il Pd è contrario a candidare una storica esponente di centrodestra come Letizia Moratti. Una candidata che però gode di un ampio consenso nella regione.
La rinuncia della candidata Letizia Moratti è però una sconfitta annunciata per il Partito democratico che avrebbe potuto sconfiggere la destra in una regione pesantissima come la Lombardia. Se la sinistra riuscisse a conquistare la regione sarebbe una grave sconfitta per il governo di Meloni. La Lombardia è storicamente del centrodestra da circa trent’anni.
Da Berlusconi alla Lega, la Lombardia è una roccaforte di destra e alle elezioni i consensi per Fratelli d’Italia sono aumentati a dismisura. L’ex vicepresidente della Regione Moratti è stata molto forte all’interno del centrodestra per molti anni, ora la sua rottura con la destra potrebbe aprire possibili scenari alla sinistra con la candidatura dell’ex.
La sinistra regala (di nuovo) la Lombardia alla destra
La questione è molto importante soprattutto per la Lega e per Salvini per cui perdere la Lombardia significherebbe perdere una delle due roccaforti insieme al Veneto. Inoltre, perderebbe anche di leadership che non regge invece con il governatore Zaia. Una perdita di potere che avrebbe anche ripercussioni sul governo.
Le elezioni regionali hanno in questo caso un grande impatto anche a livello centrale. La maggioranza del Pd però boccia la candidatura di Letizia Moratti. I dem non vogliono portare una politica di destra in corsa con il Pd e rilanciano con Carlo Cottarelli. Mentre arriva un’apertura da Renzi che propone addirittura un’alleanza con il Pd per sconfiggere in Lombardia la coalizione dominante.